giovedì 1 novembre 2012

Il disgusto per la politica e l'eredità del passato

Il disgusto degli Italiani per la politica non è un fulmine a ciel sereno. Non è una malattia da curare. Quest'insoddisfazione è sanissima perchè è quella che fa scattare il meccanismo del ricambio politico. Che è il mezzo attraverso il quale si sostituisce chi non ha fatto un lavoro soddisfacente.

Ma è proprio qui che sta il punto: chi non ha dato soddisfazione? Il Governo Monti? Oppure la classe politica dalla quale ha ereditato la situazione del Paese? Perchè è innegabile che lo stato delle cose nell'Italia del novembre 2011 era gravissimo. Per ragioni contingenti, una crisi mondiale che ha colpito anche i migliori, però pure per ragioni strutturali delle quali i Governi precedenti a quello di Monti hanno la grande responsabilità.

Che cosa non fa dormire gli Italiani, oggi? Che, malgrado lavoro e risparmi, si stanno impoverendo. Per esempio perchè pagano più tasse e hanno stipendi più bassi, o addirittura perchè sono senza lavoro. Il legame tra queste condizioni e, da un lato il costo dell'apparato e del debito pubblico, dall'altro la mancanza di crescita del Paese, non è sfuggito agli Italiani. Quando sei nei guai ragioni meglio. Quindi tre questioni: spesa pubblica, debito pubblico, mancanza di crescita. Non diciamo che siano le sole cause, ma sono tra le ragioni cruciali di ciò che preoccupa gli Italiani e li indigna della politica. Le esamineremo una ad una nei prossimi post, concludendo che vengono tutte da fenomeni di accumulo nel tempo e che quindi non possono essere attribuite solo all'ultimo arrivato, né da questo possono essere rimosse in breve tempo.

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