lunedì 7 gennaio 2013

Lombardia aria pulita

Non tutti lo sanno ma la Lombardia (e la pianura padana) è una delle zone più inquinate al mondo. Come termine di paragone, in megalopoli come Parigi è come se tirasse aria di montagna.

Invece da noi tira aria da funerale, dato che pare che i Lombardi perdano 18 mesi di vita proprio a causa dell'inquinamento dell’aria, secondo dati del Joint Research Center (JRC) dell'Unione Europea. Dati preoccupanti sono forniti dalla stessa Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA), che indicano il superamento di parecchie soglie critiche nel 2011.

Figura 1 Valori limite per la salute umana 2011 – Fonte ARPA

Ecco, a titolo di esempio, altre fonti che confermano il problema:
·        Lombardia irrespirabile
·        Air Quality in Europe 2012

Per ripulire i cieli occorre evidentemente un approccio organico e deciso, attaccando sistematicamente le sorgenti più significative di agenti inquinanti. Si tratta come minimo (ma non solo) di ridurre le emissioni dovute:
·        al riscaldamento: occorre mantenere le nuove disposizioni sugli impianti termici, in particolare quelle sulla termoregolazione e contabilizzazione del calore su impianti centralizzati o collegati al teleriscaldamento, che sono già state prorogate più volte (Servono a incentivare il passaggio ai doppi vetri e/o ad altri sistemi isolanti, oltre che a scoraggiare gli sprechi di energia). Ci vuole anche una regolamentazione dei sistemi di combustione a biomasse, che sono diffusi, e nonostante il nome "verde", inquinano anche loro. Occorrerà anche verificare che queste disposizioni conducano a una riduzione effettiva delle emissioni, valutando la necessità di ulteriori azioni.
·        alla mobilità: un paio di idee a titolo di esempio: incentivare la metanizzazione del trasporto su gomma (il metano inquina comunque, ma meno) e 'adozione di veicoli dotati di recupero dell'energia (altrimenti persa in frenata, un fattore di inquinamento paradossalmente poco conosciuto dai più).
·        alla produzione industriale

Un approccio sistematico è richiesto dalla legge, attraverso l'approvazione di un Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria. La giunta Formigoni è arrivata a una proposta, che è stata discussa pubblicamente anche attraverso gli stati generali dell'aria. La prossima giunta dovrà valutare questa proposta e i contributi del dibattito pubblico, aggiornarla se necessario, e implementarla nei tempi più rapidi possibili. Tutta la documentazione si trova qui.

Non pretendo in qualche riga di risolvere un problema pluridecennale. Il mio scopo è soprattutto di sensibilizzare cittadini e futuri dirigenti sulla rilevanza della questione con dei dati. Lascio agli esperti identificare con precisione le azioni specifiche per ripulirci i cieli, anche avvalendosi di quanto già è stato fatto. Ma è cruciale che noi cittadini segnaliamo alla prossima amministrazione la preoccupazione che sentiamo per questo tema.

E dato che si tratta della nostra salute, a noi cittadini conviene anche tenere presente questo decalogo, che ci aiuta a sporcare di meno la nostra preziosa aria.

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