mercoledì 2 ottobre 2013

Il costo dell'instabilità

Riporto i risultati di una recentissima analisi del Centro Studi di Confindustria che conferma i rischi di un’eventuale crisi di governo. Trovo rilevante la fonte perchè rappresenta la voce della categoria che teoricamente dovrebbe essere rappresentata proprio dal partito che ha minacciato di staccare la spina al governo.

Roma, 1 ott. (TMNews) – Una nuova ondata di instabilità parlamentare peggiorerebbe nettamente lo scenario economico dell’Italia. Il Pil sarebbe pari a -1,8% nel 2013 e -0,3% nel 2014, contro il -1,6% e il +0,7% previsti meno di un mese fa. Anche nel 2015 si avrebbe un effetto negativo sul Pil pari a -0,9%. E’ la valutazione del Centro Studi di Confindustria.

“L’incertezza sulle sorti del Governo colpisce l’economia italiana in una fase molto delicata: quando si registrano le prime deboli conferme della fine della lunga e profonda recessione”, osserva Confindustria che ricorda come la società e il sistema produttivo, le famiglie e le imprese italiane stiano ancora pagando il conto salatissimo della più grave crisi dall’Unità del Paese: -8,9% il Pil, -1,7 milioni le unità di lavoro, -7,6% i consumi, -27,1% gli investimenti.

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